Casa prefabbricata antisismica Incentivi
Proprio per le caratteristiche del legno, entriamo in un altro ambito di opportunità ed incentivi, quelli riguardanti gli interventi di riqualificazione antisismica.
Molti non sanno che da un paio di mesi circa è possibile detrarre dal 75% all’85% fino ad un massimale di 96000 mila euro in 5 anni per gli interventi sismici nelle zone Sismiche 1, 2 e 3, sia che si tratti di ristrutturazioni, sia che si tiri giù e si ricostruisca da capo, per privati ed aziende!
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Una casa di legno prefabbricata, può essere realizzata tramite telaio o pannelli XLAM. Tali componenti hanno come caratteristica quella di avere la sua struttura portante (pareti, solai, vani scale o ascensori) realizzata all’interno di uno stabilimento di produzione e dopo avere realizzato la platea di fondazione, tali strutture vengono trasportate in cantiere. Qui le varie parti della struttura in legno vengono posate e si prosegue poi con tutte le altre lavorazioni di cantiere in loco, mentre una “casa in legno” non prefabbricata, viene costruita totalmente in loco.
Quindi la differenza è il sistema di costruzione, infatti nel caso delle case prefabbricate abbiamo detto la struttura viene realizzata in uno stabilimento, che può essere consegnata al grezzo o finita, dotata di impianti e isolamento. Nelle case realizzate sul posto invece, la struttura viene realizzata direttamente in cantiere, a parte le pareti portanti che vengono consegnate e montate già pre tagliate a misura del progetto, tutto il resto si fa in cantiere come ad esempio, impianti, cappotto termico, serramenti, pavimenti, e via dicendo.
Le case in legno resistono al fuoco?
Beh la risposta sembrerebbe scontata, infatti molti penserebbero che le case in legno siano meno resistenti di quelle in calcestruzzo armato, in caso di incendio. Beh non è così, ma esattamente il contrario grazie ad una proprietà naturale del legno che lo rende estremamente resistente al fuoco: questa proprietà si chiama carbonatazione. Infatti la fiamma quando entra in contatto con in legno, comincia a bruciare la parte esterna del legno e iniziando a carbonizzarsi. Proprio la superficie carbonizzata, funge da barriera protettiva riguardo la parte più interna, impedendo all’ossigeno di penetrare, impedendo così la combustione degli strati più interni che resistano alle fiamme per molto più tempo.
Per esprimere in maniera tecnica questa proprietà del legno, viene valutata la velocità di penetrazione della carbonatazione, misurata con il tempo impiegato dal fuoco per oltrepassare la barriera protettiva carbonizzata. Ovviamente non tutti i legni resistono allo stesso modo, per l’abete, ad esempio, brucia alla velocità di 0,7 mm/min, nel caso del lamellare, o di 0,9 mm/min, nel caso del massello. Per misurare tali proprietà la sigla più conosciuta è REI (Resistance Entrenir Isolement) sempre seguita da un numero di cifre le quali esprimono il tempo, in minuti, durante il quale le tre proprietà sono garantite : es. REI 30, REI 60 O REI 120. Ma perché diciamo che una struttura in legno è più resistente al fuoco rispetto ad una struttura in cemento o laterizio?
Grazie a queste caratteristiche gli elementi strutturali in legno, esposti al fuoco, si deformano molto poco e comunque le tempistiche di deterioramento lasciano maggior tempo ai vigili del fuoco per intervenire, essendo la maggior parte della struttura intatta, mentre le barre in ferro che sono dentro ai pilastri che ammollano in caso di alte temperature portano la struttura a diventare compromessa senza possibilità di ripristino e in molti casi ad un collasso violento senza dare preavviso.
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