Ristrutturazioni edilizie
Cominciamo con il definire cosa intendiamo con il termine Ristrutturazione edilizia : il testo Unico dell’Edilizia D.P.R. 380/01 all’art.3, comma 1, lettera d: Interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Oggi è molto importante saper distinguere le diverse tipologie di intervento, perché quando contattiamo un impresa di ristrutturazione edilizia, non è detto che ci dia tutte le informazioni del caso, soprattutto se aspiriamo ad accedere agli incentivi che lo stato ci mette a disposizione. Infatti negli ultimi anni i Governi che si sono susseguiti hanno investito molte finanze per incentivare l’efficientamento energetico, il sisma bonus, bonus ristrutturazioni e ora il nuovo Superbonus 110%.
Lavori di ristrutturazione
Quando parliamo di lavori di ristrutturazione edilizia non dobbiamo fare confusione tra le diverse tipologie di intervento:
- lavori di ristrutturazione vera e propria;
- lavori di manutenzione ordinaria;
- lavori di manutenzione straordinaria;
- interventi di restauro e di risanamento conservativo.
Lavori di ristrutturazione vera e propria, sono intesi tutti quei interventi che mirano a trasformare edifici e costruzioni esistenti attraverso il ripristino, demolizioni, sostituzioni o modifiche o attraverso l’introduzione di nuovi impianti o nuovi elementi architettonici.
Ecco alcuni esempi: anche la demolizione di un fabbricato e la sua ricostruzione in tutto o in parte con le stesse sagome e superficie, le trasformazioni o il cambiamento di destinazione d’uso, gli ampliamenti fino al 20 % della volumetria esistente, i frazionamenti de fabbricati
I lavori di manutenzione ordinaria, sono interventi necessari per la riparazione delle finiture e dei materiali esistenti nell’edificio, al fine di mantenerne la corretta funzionalità, come ad esempio il rifacimento di pavimenti o di parti di impianti, lo spostamento di tramezzi o aperture, il rifacimento di un bagno o di una cucina.
Quando parliamo invece di lavori di manutenzione straordinaria, ci riferiamo agli interventi necessari, anche in questo caso, che però interessano parti strutturali come il rifacimento di scale o rampe, consolidamento di strutture in sottofondo o in elevazione, anche grazie alle nuove tecniche costruttive legate all’utilizzo del legno per sopraelevazioni antisismiche o rifacimento tetti o interventi di efficientamento energetico come i rivestimenti a cappotto o la sostituzione di serramenti, persiane e infissi, adeguamenti di centrali termiche.
Infine ci riferiamo agli interventi di restauro o risanamento conservativo quando parliamo di interventi per il recupero, conservazione e valorizzazione di immobile di particolare interesse architettonico, culturale e ambientale, compresi quegli interventi al recupero igienico, statico sulle strutture purchè non si modifiche dell’impianto planimetrico.
Ad oggi le ristrutturazione beneficiano di una detrazione fiscale al 50 %, mentre se si interviene dal punto di vista strutturale e o migliorando la classe energetica si possono accedere a diverse tipologie di bonus: