Con la recente legge di bilancio 2021 dove viene in sostanza prorogato il Superbonus 110% fino al 2022, in molti stanno valutando di effettuare questo tipo di intervento. Come spieghiamo il cappotto può ridurre notevolmente la dispersione energetica dei nostri edifici, ma attenzione alla scelta dei materiali! Per la maggior parte dei condomini questo intervento può essere risolutivo per diversi fattori: riduzione dei costi condominiali e privati, rinnovamento dell’edificio, confort abitativo e qualità dell’aria maggiore se si utilizzano i prodotti giusti, minor impatto ambientale, ma tutto passa dall’amministratore di condominio, ecco perché bisogna avere la fortuna di avere amministratori di condominio serio ed affidabili come Estia Spa o similari, perché basta un piccolo errore per far saltare l’intervento.
L’isolamento termico a cappotto
Sempre di più il confort abitativo diventa uno degli aspetti più importanti della salute di tutti noi essendo la casa l’ambiente dove passiamo la maggior parte del nostro tempo, ecco perché le case in bioedilizia sono sempre più richieste, nello specifico interventi di riqualificazione energetica o nuove costruzioni con case in legno. La qualità dell’aria “indoor” è fondamentale per la nostra salute, ma nello stesso tempo dobbiamo rivolgere la nostra attenzione anche alle prestazioni energetiche dei nostri edifici. In questo processo di efficientamento, molta attenzione va rivolta a tutti i passaggio, dalla selezione dei materiali alla corretta posa. Uno dei campanelli di allarme da tenere sempre sotto osservazione è la formazione di muffe che generano batteri molto spesso pericolosi per i nostro sistema respiratorio e mai come oggi dopo la pandemia da corona virus sappiamo quanto sia importante soprattutto per le fasce più deboli, bambini e anziani. Gli altri aspetti da tenere sotto osservazione sono gli sbalzi termici o l’umidità dell’aria interna. Questi fattori sono spesso condizionati dai ponti termici presenti nell’involucro del nostro edificio, che sono sostanzialmente i punti di collegamenti tra interno ed esterno come lo sono ad esempio i serramenti, le porte, i muri dove non vi è la cassa vuota di isolamento, in prossimità degli elementi strutturali e comunque spesso dove vi sono discontinuità geometriche o termiche per le diverse proprietà di isolamento termico di materiali diversi.
Quindi correggere un ponte termico è importante per ridurre le condensazione superficiale che genera muffe, riduce la dispersione termica e quindi si risparmia energia, migliora il confort indoor perchè distribuisce in modo uniforme le temperature interne.
La soluzione è quella di isolare termicamente l’involucro aggiungendo alla stratigrafia della muratura un materiale isolante.
Ma come si valutano le prestazioni del materiale isolante? Ci sono tre elementi che caratterizzano le proprietà di un materiale isolante :
- conducibilità Termica (λ): l’attitudine di un materiale a trasmettere il calore;
- resistenza Termica (R): la capacità del materiale di opporsi al flusso di calore;
- trasmittanza Termica (U): la quantità di dispersioni termiche attraverso una materiale.
La capacità isolante è tanto maggiore quanto basso è il valore della conducibilità Termica (λ), che farà aumentare il valore R e diminuire U. Un altro elemento che deve essere valutato nei materiali isolanti e la resistenza alla diffusione del vapore (μ) che misura il comportamento del materiale al passaggio dell’umidità, se assorbe l’umidità o meno: un alto valore di μ determina una alta resistenza alla diffusione del vapore e quindi di condense interne. Infine vi è la densità, cioè la capacità di accumulare calore che per i periodi estivi diventa determinante per evitare una aumento delle temperature interne. E’ preferibile scegliere materiali con un alta densità per evitare di tenere acceso sempre i condizionatore in casa con un eccessivo consumo di energia.
Cosa intendiamo per rivestimento a cappotto ? Il nome già ci lascia intendere che parliamo di un sistema che consente di tenere caldo l’ambiente interno della costruzione interessata. Il cappotto termico o meglio definito isolamento termico a cappotto, è in sostanza un insieme di materiali assemblati e applicati esternamene sulle facciate dell’edificio oggetto dell’intervento.
Cappotto termico esterno, normativa e bonus fiscali
Vi consigliamo di leggere l’articolo dedicato, per visionare le opportunità del Super Bonus 110% in fase di approvazione definitiva nel mese di Luglio 2020.
Oggi la normativa vigente obbliga tutti coloro che intervengo sul rifacimento degli edifici nella parte esterna, sia che si tratti di condomini o che si parli di abitazioni singole, a rispettare una serie di requisiti, quando i lavori di rifacimento della facciata non sono di sola pulitura o tinteggiatura esterna, ma riguardano interventi che influiscono dal punto di vista termico o interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, è richiesto che siano soddisfatti i requisiti di cui al decreto Mise 26 giugno 2015 (“Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”) e quelli, relativi ai valori di trasmittanza termica, indicati alla tabella 2 allegata al decreto Mise 11 marzo 2008. In queste ipotesi, l’ENEA effettuerà controlli sulla sussistenza dei necessari presupposti, secondo le procedure e modalità stabilite dal decreto interministeriale 11 maggio 2018.” come indicato dalla normativa del Bonus Facciate 2020, che però consente di detrarre la spesa al 90% in 10 anni.
Il rivestimento a cappotto esterno si struttura in diversi strati:
- Strato isolante
- Rifinitura
Queste sono le due principali stratificazioni che poi possono cambiare in base al tipo di materiale che viene scelto per il rivestimento a cappotto per esterno. Tendenzialmente ricordiamo che sulla scelta del materiale si consiglia di utilizzare materiali con massa pesante, perché bisogna pensare anche all’isolamento estivo e non solo a quello invernale, ed in questa situazione le prestazioni sono più elevate.